Il 1896 - Riepilogo

L'Italia vive con grande fermento l'anno 1896, la crisi politica e la disfatta di Adua, due eventi strettamente interconnessi, ne mostrano la mole nei loro rispettivi ambiti. Cosi come a livello scientifico-tecnologico vediamo innovazioni che forgeranno il XX secolo quali la telegrafia senza fili. O ancora altre invenzioni in uso ancora oggi come il fonendoscopio, lo sfigmomanometro e le equazioni di Volterra. Sempre sulla scia di quel fermento, in Italia, assistiamo all'introduzione di tecnologie all'avanguardia come il sommergibile in campo militare ed il cinema in campo ludico; e, seppur ancora giovane, il nostro paese è già influenzato dalle contraddizioni che lo contraddistinguono ancora oggi: se da un lato quell'anno esordisce la magnifica Bohème dall'altro si assiste a tristi fenomeni di corruzione amministrativa.
A livello economico, sia nel nostro paese che all'estero, si vive una sorta di stasi; in particolare negli USA termina quella che fu la prima  crisi di carattere moderno e, come dimostra ad esempio la creazione di nuovi indici economici, si comincia il cammino verso la ripresa.
Spostandoci quindi all'estero possiamo vedere che il fenomeno innovativo è ovunque impetuoso in quell'anno, proprio negli USA Ford introduce il suo primo prototipo di automobile, mentre in Francia i fratelli Lumière stupiscono i parigini con le loro prime proiezioni. Vengono inoltre scoperte le proprietà radioattive di certi materiali e la natura di tali ed altre radiazioni, la magnitudine di questi studi è chiaramente incommensurabile. Queste continue e strabilanti innovazioni hanno però il loro effetto negativo sulla cosiddetta opinione pubblica, lo vediamo ad esempio ne "L'isola del Dr. Moreau" di Wells come un certo timore, una certa circospezione si stia diffondendo in quel periodo nei confronti delle nuove scienze, i cui poteri e confini non sono ancora chiari ai più. Al tempo stesso però grandi pionieri vengono ancora spnti dal desiderio di scoperta, dalla sfida che essa porta con se, Nansen e la sua spedizione aprono infatti le porte a nuove tecniche di esplorazione.
Un anno quindi tanto statico economicamente quanto dinamico a livello di innovazioni, di politica e di guerra, e propio su quest'ultimo concetto che aleggia lo spettro dei conflitti che di li a poco sconvolgeranno il mondo, nonostante le nobili ma velleitarie pretese di De Coubertin di placare con dei giochi olimpici la natura bellica dell'uomo.


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